La
cucina greca è costituita da una trinità che si articola in:
parlare, mangiare e bere. Bisogna dunque parlare del Retsina, vino
(da tavola) resinoso greco, può essere sia bianco che rosato,
principalmente proviene da uve savatiano. Consigliato in Grecia per
accompagnare qualsiasi cibo. Per gustarne meglio l'aroma, la
temperatura ideale è di cantina o di taverna. Non è adatto
all'invecchiamento: deve essere bevuto durante l'anno in cui viene
prodotto.
Il
nome, Retsina, deriva dalla resina ad esso aggiunta, dal pino
marittimo o di Aleppo. Da molto tempo ormai, il vino, non avrebbe più
bisogno della resina ma viene aggiunta ugualmente, perchè gli
conferisce un inconfondibile aroma. Viene addizionata al mosto
durante la fermentazione, in quantità di circa 3 kg di resina su
1000 kg di vino, 3 gr per litro, per essere poi tolta al primo
travaso. La resina rende superflua l'aggiunta di prodotti chimici per
stabilizzare e conservare il vino.
Il
retsina dimostra di essere un criterio di giudizio per lo straniero:
in base alla sua decisione finale, dopo una certa tregua, pro o
contro questo vino, risulta chiaro se la Grecia lo ha o meno
accettato (Christidis at al, 1989).
Commenti
Posta un commento